Riguardo al sigaro c’è un mondo di informazioni da scoprire ed una vasta gamma di tabacchi che, come in un blend da pipa, potranno offrire bouquet aromatici molto differenti l’uno dall’altro.

Coerenti con il nostro marchio non possiamo che cercare di sensibilizzare il più possibile i nostri clienti fornendo le informazioni di base sulla coltivazione, sulla cura del tabacco e sulla creazione dei blend ottenuti miscelando le varie tipologie.

È importante conoscere le caratteristiche principali di un sigaro e delle varie tipologie di tabacco che lo compongono al fine di poter ricreare il proprio blend in modo corretto, sebbene, come già detto, un blend di estratti di tabacco non segua fedelmente le composizioni delle miscele destinate al fumo tradizionale. Pertanto, se non si ha in mente un blend in particolare, si è liberi di effettuare mix anche azzardati o di fantasia, se in linea con i propri gusti, una volta familiarizzato con i singoli gusti dei singoli estratti di tabacco.

È detto “Puros” il sigaro le cui componenti sono tutti provenienti dalla medesima zona di coltivazione. Un sigaro è diviso in 3 componenti principali: filler, binder, wrapper.

  • Filler o tripa: rappresenta il ripieno del sigaro, formato da un’unica foglia arrotolata (nei sigari più nobili) o formato da un trinciato di tabacco.
  • Binder o capote: rappresenta il sottofascia del sigaro, ovvero la foglia che racchiude il ripieno e da la forma al sigaro.
  • Wrapper o capa: è la foglia esterna del sigaro, la più pregiata in quanto non deve presentare imperfezioni come buchi o fessure che non permetterebbero al sigaro di essere utilizzato.

I tabacchi da sigaro generalmente appartengono alla classe dark air cured, ovvero curati ad aria e fermentati. Questa tecnica di cura permette di aumentare l’aromaticità del  tabacco e di ottenere foglie di colore più scuro, tipiche dei tabacchi da sigaro.

Questi tabacchi possono essere dei sun-grown o degli shade-grown, ovvero coltivati al sole o coltivati all’ombra, come avviene per il Connecticut Shade, la differenza è che i primi hanno un’aromaticità più spiccata, i secondi risultano più morbidi e neutri.

In base alla sezione in cui si trova la foglia, abbiamo 3 ulteriori distinzioni importanti e che identificano il gusto del tabacco:

  • Ligero: ovvero le foglie più alte della pianta, hanno una carica nicotinica maggiore e donano più forza alla miscela.
  • Seco: ovvero le foglie mediane della pianta, hanno maggiore aromaticità.
  • Volado: ovvero le foglie basse della pianta, non hanno una grande aromaticità ma sono importanti nella formulazione di una miscela per la loro buona combustibilità.

Queste nozioni sono importanti per comprendere meglio nomi e tipologie di tabacco al fine di poter creare i propri blend in maniera affine ad un blend preferito da sigaro, ribadendo però il concetto che allo svapo le cose cambiano sensibilmente ed in un certo senso “tutto è permesso” se affine ai propri gusti.